Arcipélaghi: The First Group Exhibition by Scenius
Four artists, a shared landscape, and the beginning of a creative community. The exhibition, created in collaboration with Atelier Sospeso, marks a new chapter for Cavallo Blu and the Scenius platform.
A group show about listening, collaboration, and art on the margins. After its physical opening in Milan, Arcipélaghi continues its life online on Spatial. Quattro artisti, un paesaggio condiviso e l'inizio di una comunità creativa. La mostra realizzata con Atelier Sospeso inaugura un nuovo ciclo per Cavallo Blu e la piattaforma Scenius.
Una collettiva che parla di ascolto, collaborazione e arte ai margini. Dopo l'inaugurazione fisica a Milano, "Arcipélaghi" continua la sua vita online su Spatial.
Islands That Meet
From May 31 to June 8, 2025, the Ex Fornace space in Milan hosted Arcipélaghi, the first group exhibition born within the Scenius platform, promoted by Cavallo Blu APS in collaboration with Atelier Sospeso. Founded in 2021 inside the Castle of San Giorgio Monferrato, Atelier Sospeso now operates in Casale Monferrato, thanks to the sponsorship and support of Fondazione ODA, which is active in psychiatric rehabilitation through residential facilities. The atelier promotes art as a practice of care and research, building a fluid network between places of fragility and places of beauty. It has participated in national exhibitions dedicated to outsider art and has organized group shows such as Lo spazio dentro and Dialoghi.
Four Voices, One Vision
The exhibition featured works by four very different artists — Marco Avaro, Dario Ariboni, Emma Damiano, and Maura Pavia — united by an intense and deeply personal approach to artistic creation. Marco Avaro, a Piedmontese artist, presents mystical and visceral painting, full of symbols and emotional layers. Dario Ariboni, a self-taught Milanese artist, constructs natural landscapes with a contemplative delicacy that transforms fragility into beauty. Maura Pavia, from Atelier Sospeso, conveys a visceral and powerful existential tension through color and material. Emma Damiano, with her chalk drawings created during lockdown, evokes an intimate and suspended dimension, made of dreams and silent presences. Their work spans drawing, installation, painting, and writing, revealing inner worlds, relationships, visionary landscapes, and poetic details of everyday life.
A Platform for Building Connections
Arcipélaghi served as a testing ground for Scenius’s ability to foster collaborations among artists and like-minded organizations through its platform. The exhibition offered an emotional landscape to be explored slowly — a space of dialogue, material, and transformation — the result of synergy between artists, educators, and organizations like Atelier Sospeso that share a vision of art as a space of connection and care.
Art That Listens
Over the ten days of the exhibition, it welcomed a large and curious audience, also offering two special events. On Saturday, June 7, poet Gerardo Galantucci read texts from his collection Sentieri Sommersi, accompanied by the dreamlike atmospheres of trumpeter and composer Sergio Montemagno. Throughout the duration of the exhibition, the artworks were accompanied by an evocative original soundtrack composed by Emanuela Carnevale Maffè, which amplified the emotional and immersive experience of the exhibition.
From Reality to Virtual
On Sunday the 8th, the exhibition also came to life in the metaverse, with the launch of its virtual version on Spatial, still accessible at this link: Arcipélaghi on Spatial.
Archipelagos of the Soul
Arcipélaghi demonstrated that encounters between diverse realities can generate beauty and meaning, laying the groundwork for a growing artistic community. With 46 artists and 8 associations from Cuba, Argentina, Germany, Austria, Bosnia, the United Kingdom, and Italy, Scenius is now a space of exchange, cross-pollination, and visibility for those who practice an art that is authentic and radically human. Outsider art — often born on the margins — is revealed here in its transformative power: not as an isolated gesture, but as a tool capable of generating social, cultural, and human impact. A language that includes, that builds bridges, that restores dignity and vision. An art that heals, that listens, that connects.
Isole che si incontrano
Dal 31 maggio all'8 giugno 2025, lo spazio Ex Fornace di Milano ha ospitato "Arcipélaghi", la prima mostra collettiva nata all'interno della piattaforma Scenius, promossa da Cavallo Blu APS in collaborazione con Atelier Sospeso. Nato nel 2021 all’interno del Castello di San Giorgio Monferrato, Atelier Sospeso svolge oggi la sua attività a Casale Monferrato, grazie al patrocinio e al supporto di Fondazione ODA, attiva nell’ambito della riabilitazione psichiatrica attraverso strutture residenziali. L’atelier promuove l’arte come pratica di cura e di ricerca, costruendo una rete fluida tra luoghi di fragilità e luoghi di bellezza. Ha partecipato a rassegne nazionali dedicate all’arte irregolare e ha promosso mostre collettive come “Lo spazio dentro” e “Dialoghi”.
Quattro voci, una visione
L'esposizione ha presentato le opere di quattro artisti molto diversi tra loro — Marco Avaro, Dario Ariboni, Emma Damiano e Maura Pavia — accomunati da una visione intensa e profondamente personale del fare artistico. Marco Avaro, artista piemontese, propone una pittura mistica e viscerale, fatta di simboli e stratificazioni emotive. Dario Ariboni, autodidatta milanese, costruisce paesaggi naturali con una delicatezza contemplativa che trasforma la fragilità in bellezza. Maura Pavia, dell’Atelier Sospeso, esprime attraverso il colore e la materia una tensione esistenziale viscerale e potente. Emma Damiano, con i suoi disegni a gessetto nati durante il lockdown, racconta una dimensione intima e sospesa, fatta di sogni e presenze silenziose. I loro linguaggi spaziano dal disegno all’installazione, dalla pittura alla scrittura, raccontando mondi interiori, relazioni, paesaggi visionari e dettagli poetici della realtà quotidiana.
Una piattaforma per creare legami
"Arcipélaghi" è stato un primo banco di prova per la capacità di Scenius di attivare collaborazioni tra artisti e realtà affini attraverso la piattaforma. La mostra ha rappresentato un paesaggio emotivo da attraversare con lentezza, fatto di dialogo, materia e trasformazione, frutto della sinergia tra artisti, educatori e realtà come Atelier Sospeso, che condividono una visione dell’arte come spazio di relazione e cura.
L’arte che si ascolta
Durante i dieci giorni di apertura, la mostra ha accolto un pubblico numeroso e curioso, proponendo anche due eventi speciali. Sabato 7 giugno, il poeta Gerardo Galantucci ha letto testi tratti dalla sua raccolta Sentieri Sommersi, accompagnato dalle atmosfere oniriche del trombettista e compositore Sergio Montemagno. Le opere sono state accompagnate per tutta la durata della mostra da una suggestiva colonna sonora originale composta da Emanuela Carnevale Maffè, che ha saputo amplificare la dimensione emotiva e immersiva del percorso espositivo.
Dal reale al virtuale
Domenica 8, la mostra ha avuto anche una vita nel metaverso, con la presentazione della sua versione virtuale su Spatial, tuttora visitabile a questo link: Arcipélaghi su Spatial.
Arcipelaghi dell’anima
"Arcipélaghi" ha dimostrato che l'incontro tra realtà diverse può generare bellezza e senso, e ha posto le basi per una comunità artistica in crescita. Con 46 artisti e 8 associazioni da Cuba, Argentina, Germania, Austria, Bosnia, Regno Unito e Italia, Scenius è oggi uno spazio di scambio, contaminazione e visibilità per chi pratica un'arte autentica e radicalmente umana. L’arte outsider, spesso nata ai margini, si rivela qui nella sua potenza trasformativa: non come gesto isolato, ma come strumento capace di generare impatto sociale, culturale e umano. Un linguaggio capace di includere, di costruire ponti, di restituire dignità e visione. Un’arte che cura, che ascolta, che connette.